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L’acqua di mare ipertonica Sea-AquaCell’s è una soluzione in bottiglia bevibile Da diluire con acqua di sorgente a basso contenuto minerale e da consumare sotto forma di cura da 1 a 6 mesi rinnovabile. Successivamente, come mantenimento quotidiano durante tutto l’anno.

Il CSBS-ODEMER raccoglie la sua acqua di mare pompandola in un’autocisterna nei pressi della baia di Saint-Malo; ciò rappresenta uno svantaggio, ma anche un vantaggio come spiegato di seguito. In quel luogo, e a seconda delle maree, l’acqua di mare pompata viene analizzata da due laboratori accreditati secondo una carta di alta qualità per confermarne l’elevata concentrazione di fitoplancton attivo. Successivamente viene microfiltrata a freddo (nel 2023 la normativa impone una microfiltrazione a 0,22 µ) nel rispetto dei fondamenti del protocollo originale utilizzato da René Quinton. Si tratta quindi di un plasma marino distinto da quello proposto dal laboratorio Quinton. Quest’ultimo effettua il prelievo in alto mare, a più di 30 metri di profondità, al di sotto dello strato di fitoplancton. Il suo obiettivo non è quello di raccogliere principalmente il fitoplancton stesso, bensì i minerali e gli oligoelementi biodisponibili che derivano dal loro passaggio attraverso la catena digestiva del fitoplancton. . L’acqua di mare del CSBS-ODEMER è dunque una soluzione più “vivente” e quindi di una natura sensibilmente diversa, sensibile agli eventi esterni e capace di provocare quella che alcuni praticanti chiamano “crisi di guarigione”.

Consiglio d’uso: Questo plasma marino è in bottiglia bevibile e quindi va consumato nell’arco della giornata in una o più dosi. Idealmente la prima assunzione al mattino a digiuno e le altre preferibilmente lontano dai pasti.

Conservazione: Prima e dopo l’apertura, la bottiglia deve essere conservata in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Agitare prima dell’uso. Da consumare preferibilmente entro 2 giorni dall’apertura.

Controindicazioni: L’acqua di mare è sconsigliata a determinate persone in trattamento per l’ipertensione, per le malattie cardiovascolari così come a coloro che soffrono di insufficienza renale (ad esempio epatica). Per le donne in gravidanza, rivolgersi al proprio medico. Le indicazioni e i dosaggi che si possono leggere su internet o sul nostro sito sono forniti solo a titolo informativo e non costituiscono una prescrizione medica. L’utilizzo dell’acqua di mare è sotto la completa responsabilità dell’utente.

L’abbiamo testata per voi ed ecco alcune idee di utilizzo:

Per l’igiene orale: Grazie alla sua azione dinamizzante e rigenerante, il plasma di Quinton agisce in modo molto efficace sul parodonto (in particolare in caso di parodontite). Il Quinton isotonico può essere utilizzato come collutorio. Può inoltre penetrare più rapidamente nelle zone di difficile accesso grazie alla cavitazione idrodinamica dello spazzolino da denti Broxo. I numerosi studi condotti sullo spazzolino elettrico Broxo (progettato per un massaggio vigoroso delle gengive) confermano un miglioramento dell’indice gengivale senza pari rispetto a qualsiasi altro spazzolino manuale o elettrico. Per questo motivo riteniamo che associare questo spazzolino da denti con il Quinton isotonico non possa che accelerare il processo di guarigione del parodonto.

L’acqua di Quinton isotonica si utilizza anche con la bocchetta nebulizzatrice del getto dentale Broxo. Versare un po’ di Quinton (solo isotonico) sul fondo del serbatoio (senza diluizione), attendere che qualche goccia fuoriesca dall’impugnatura, poi agganciare la bocchetta, avviare l’apparecchio e la nebulizzazione avrà inizio. Questa “nuvola” molto fine viene propulsa ad alta velocità e consente una penetrazione in situ del Quinton (viso, gola, gengive…). Questa nuvola può essere inalata dal naso o dalla bocca. Alcuni dei nostri clienti la utilizzano anche con altre soluzioni naturali. Non dimenticate di risciacquare bene l’apparecchio e la cannula nebulizzatrice (con acqua dolce), affinché il Quinton non secchi all’interno della pompa o della bocchetta. Se non si rispetta questa precauzione, la bocchetta di nebulizzazione smetterà di funzionare e anche il vostro Broxo Orajets potrebbe avere gravi problemi non coperti dalla garanzia. Prestate quindi la massima attenzione. Per ulteriori informazioni rivolgetevi al nostro consulente in cosme-to-preventodontia: sylvain@santeparodonte.com

• René Quinton, conosciuto anche come il padre o il precursore della terapia marina e dei benefici dell’acqua di mare, nacque a Chaumes-en-Brie, in Francia, il 15 dicembre 1866, figlio di Paul Quinton e di Marie Amyot.
• È considerato un umanista del suo tempo, poiché studiò molteplici discipline, come la geologia, la paleontologia, la filosofia e l’aviazione, sebbene i suoi principali campi di ricerca siano stati la biologia e la fisiologia.
• Nel 1897, le sue idee sull’origine marina della vita portarono Étienne-Jules Marey, professore di storia naturale al Collège de France, a nominarlo suo consigliere personale. In seguito, Étienne gli mise a disposizione un laboratorio dove poté condurre i suoi esperimenti.
• Dopo una vita dedicata alla ricerca e all’applicazione della sua Legge di Costanza Marina, René Quinton morì a Parigi all’età di 58 anni.

Quinton ha dimostrato l’importanza di un equilibrio perfetto tra i fluidi intra ed extracellulari, nonché il fatto che i cambiamenti osmotici indispensabili alla vita avvengono grazie al plasma sanguigno e al mantenimento delle sue caratteristiche. Ha inoltre mostrato che l’acqua di mare isotonica poteva essere utilizzata al posto del plasma sanguigno. Grazie a questa scoperta, il nome di questo plasma marino si è diffuso con l’appellativo di “Plasma di Quinton”.

La sua teoria, messa in pratica nei numerosi dispensari marini aperti in tutta la Francia, contribuì a salvare la vita di migliaia di bambini grazie all’utilizzo del plasma marino. Quinton non considerò mai questo plasma come un farmaco, ma come un fluido extracellulare, esattamente adatto alle esigenze delle cellule viventi.

Nel 1897, René Quinton formulò un nuovo principio che rivoluzionò i paradigmi scientifici dell’epoca.

Scoprì che la vita animale, originariamente emersa dagli oceani, tende a mantenere le condizioni delle sue origini nonostante le variazioni avvenute nel corso del tempo. Invece di obbedire passivamente all’influenza del suo ambiente attuale, la vita resiste a questi cambiamenti. Gli esseri viventi rimangono dei veri e propri esseri marini, le cui cellule continuano a vivere nelle stesse condizioni acquatiche delle cellule primitive. Le malattie insorgono a causa dell’alterazione di questo ambiente essenziale.

Questa formulazione portò René Quinton a fondare la sua teoria scientifica su un postulato universale: l’acqua di mare, ridotta all’isotonicità, ha una composizione chimica simile a quella del plasma sanguigno. Grazie a questa idea, Quinton elaborò la sua terapia di base: ricostruire la cellula danneggiata con l’aiuto dell’acqua di mare. Nel 1904, Quinton pubblicò “L’Eau de Mer, milieu organique”, in cui pose le basi delle sue teorie e raccolse diverse prove scientifiche dei benefici terapeutici dell’acqua di mare.